Diametro all'equatore: | 142.754 km. |
Diametro ai poli: | 133.659 km. |
Periodo di rotazione: | 9h 54 ' |
Massa: | 317,9 volte la massa della Terra |
Densità: | 1,31 volte l'acqua |
Accelerazione di gravità: | 22,9 m/s2 |
Temperatura massima: | -118 °C |
Temperatura minima: | -129 °C |
Numero lune: | circa 20 |
Giove, il pianeta rosso,è il pianeta più grande di tutto il nostro Sistema Solare. È molto luminoso e viene superato in luminosità solamente dal Sole, dalla Luna e da Venere. Ha una massa che è 2 volte la massa di tutti gli altri pianeti messi insieme. Considerando il fatto che è formato principalmente di Idrogeno ed Elio, questo è ancora più impressionante. Questi elementi sono nelle stesse percentuali che si trovano nelle stelle e per questo motivo Giove viene chiamato una stella mancata; infatti se Giove fosse stato appena 5 volte più grande avrebbe potuto innescare le reazioni nucleari che lo avrebbe fatto diventare una stella gemella del nostro Sole. L'idrogeno mescolato ad altri elementi va a formare le nubi multicolori che all'osservazione al telescopio sono veramente spettacolari. Ai bordi di queste nubi si formano tempeste potentissime (hanno la potenza di 100 uragani terrestri). La più spettacolare di queste tempeste è sicuramente la Grande Macchia Rossa, un gigantesco ciclone che ha un'età di almeno 400 anni, e che ha una dimensione doppia di quella della Terra! Giove ha una caratteristica molto peculiare: emette molta più energia di quella che assorbe dal Sole. Questo fatto può essere spiegato da una contrazione del Pianeta; infatti basta una contrazione di soli 2,5 centimetri per spiegare questo surplus di energia. Giove è dotato di un campo magnetico fortissimo che provocherebbe la morte certa di uno sventurato astronauta che si avvicinasse al pianeta. Inoltre è in grado di riscaldare le zone intorno alla superficie fino a temperature altissime che possono arrivare a superare le temperature presenti nel nucleo del Sole. Giove ha circa una ventina di lune ma forse sono molte di più. Ha 4 satelliti più grandi di Plutone: Io, Europa, Ganimede e Callisto, osservati per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610. Come tutti gli altri giganti anche Giove ha gli anelli ma sono molto deboli ed invisibili da Terra; infatti sono stati osservati prima dalle sonde Voyager e poi dal Telescopio Spaziale. Giove è dotato del più efficace sistema di “aria condizionata” del sistema solare grazie alla grandissima velocità dei venti e della grande velocità di rotazione intorno al proprio asse.
Giove è molto differente dai pianeti interni del Sistema Solare. La struttura interna del pianeta è oggetto di studi da parte degli astrofisici e dei planetologi; si ritiene che il pianeta sia costituito da più strati, ciascuno con caratteristiche chimico-fisiche ben precise. Partendo dall'interno verso l'esterno si incontrano, in sequenza: un nucleo, un mantello di idrogeno metallico liquido,uno strato di idrogeno molecolare liquido, elio ed altri elementi, ed una turbolenta atmosfera. Secondo i modelli astrofisici più moderni e ormai accettati da tutta la comunità scientifica, Giove non possiede una crosta solida; il gas atmosferico diventa sempre più denso procedendo verso l'interno e gradualmente si converte in liquido, al quale si aggiunge una piccola percentuale di elio, ammoniaca, metano, zolfo, acido solfidrico ed altri composti in percentuale minore.La temperatura e la pressione all'interno di Giove aumentano costantemente man mano che si procede verso il nucleo. Al nucleo del pianeta è spesso attribuita una natura rocciosa, ma la sua composizione dettagliata, così come le proprietà dei materiali che lo costituiscono e le temperature e le pressioni cui sono soggetti, e persino la sua stessa esistenza, sono ancora in gran parte oggetto di speculazione. Il suo mantello è un vasto oceano di Idrogeno liquido così compresso da assumere le caratteristiche tipiche dei metalli. Questo idrogeno liquido metallico aiuta la formazione del grande campo magnetico osservato. L'atmosfera di idrogeno, elio e metano è sormontata da nubi di ammoniaca, idrosulfuri e fosfina che si concentrano in bande parallele all'equatore gioviano. Sono state osservate grandissime aurore molto più spettacolari di quelle terrestri e i fulmini che partono dalle nubi sono di una potenza incredibile, circa 1.000 volte più potenti di quelli terrestri e sarebbero capaci di disintegrare istantaneamente una grande città.